È stato magnifico! Sapevo di poter fare bene: mi ero allenata con la tenacia e grinta fin da inizio stagione. Mi ero testata poco prima ai Criteria (ancora in carico) e riuscii a portare a casa due record della manifestazione nelle mie specialità. La forma c’era e la testa non era da meno. Così mi sono tuffata in acqua, cercando di dare il meglio di me.
Partenza e uscita dalla subacquea erano ottime, passaggio in linea con la gara che volevo fare e infine ricordo di aver preso bene l’arrivo. Ho alzato la testa per guardare il tabellone: nella prima riga c’era il mio nome con un tempo pazzesco per allora!
Ricordo di aver alzato il pugno in segno di esultanza che non è mio solito fare, anzi, penso sia successo solo due volte in tutta la mia carriera agonistica!
Dopo essere stata intercettata per qualche intervista corsi dal mio allenatore che mi abbracciò così forte che mi fece capire molto più di quello che si potesse dire a parole!
Da quel momento, come è cambiata la tua vita?
Beh sinceramente la mia vita non è cambiata tanto, perché a parte i numerosi complimenti, ero sempre io, Tania, una semplice ragazza della mia età che fa nuoto agonistico: mattina scuola, pomeriggio nuoto e qualche volta palestra e alla sera studio intenso fino a tarda notte.
Il tuo nuotatore o nuotatrice preferito?
In realtà non ho mai avuto un nuotatore in particolare, ho sempre avuto grande stima per tutti quanti! Tuttavia sono cresciuta seguendo mio fratello maggiore, Luca Quaglieri, che è da sempre il mio esempio in tutto: nuoto e vita di ogni giorno.
Quanto tempo dedichi al nuoto?
Nel periodo invernale non riesco a dedicarmi al nuoto come in estate, ho l’impegno scolastico che mi prende molto tempo. Quindi sono 2.30h in acqua ogni giorno 6/7 giorni alla settimana e 1.30h al giorno per 3 volte a settimana.
In estate sono tre giorni alla settimana con 3.30h di acqua suddivisi in due sessioni di allenamento e altri 3 giorni di 2h
La palestra rimane invariata rispetto all’inverno.
Il nuoto è uno sport impegnativo, fatto di sacrifici e rinunce, hai mai pensato per un attimo di mollare?
Mollare non è una parola che fa parte del mio dizionario.
Abbiamo tutti momenti brutti, é la vita. Bisogna solo girare pagina e ricominciare, prendendo spunto da cosa è andato storto, ma senza troppi rimpianti e con il sorriso sempre stampato in faccia, beh in realtà anche solo con quest’ultimo si ha già vinto tutto.
Come e a che età hai iniziato?
Ho iniziato a nuotare da piccolissima, i miei genitori mi hanno raccontato di aver imparato prima a nuotare che a camminare!
Come già riportato prima, ho seguito mio fratello Luca, ho sempre voluto essere come lui, per cui credo che non ci sia modo migliore per ringraziarlo se non di regalargli emozioni in questo sport che mi ha “tramandato”!
(Ogni tanto facciamo ancora una nuotata insieme: non so come, ma riesce ancora a mettere la mano davanti lui! secondo me ha ancora qualche segreto che mi deve svelare..)
Oltre al dorso, sei bravissima anche a farfalla, ti vedremo qualche volta?
In verità ho imparato a nuotare prima a delfino/farfalla piuttosto che tutti gli altri stili, amo il delfino è lo stile più bello che ci sia senza ombra di dubbio!
Sono stata delfinista fino alla Terza media dove vinsi la coppa Del Mar mediterraneo nel 100 farfalla, dall’anno successivo il mio corpo è cambiato, cresciuto, tanto da fornirmi un galleggiamento migliore nel dorso.
Ancora oggi mi trovo meglio a dorso, ma farfalla è sempre nel mio cuore! Giusto appunto in tutte le gare in cui mi è possibile almeno un 50 delfino mi piace farlo (dico almeno 50 perché senza una preparazione, distanze più lunghe sarebbero più difficili)
E comunque non si può mai sapere cosa riserva per noi il futuro, magari il delfino che c’è in me tornerà ad avere la meglio..
Cosa rappresenta un allenatore per un atleta?
Parlando personalmente, il mio allenatore è fondamentale nella mi vita.
Matteo Poli è il mio allenatore da 6 anni.
Insieme abbiamo in comune il fatto di essere ambiziosi e di comunicare per qualsiasi motivo ci riguardi.
Ci piace sognare in grande ma rimanendo con i piedi per terra!
Mi aiuta nei momenti difficili per quanto possibile e mi sprona a dare sempre il meglio possibile.
Inoltre da quest’anno Matteo ha avuto il sostegno di un vice allenatore, Simone Testasecca, che ha saputo aiutarmi e tenermi testa ogni tanto (e c’è da dire che non è un compito facile ahah).
Penso che l’allenatore giusto sappia aiutarti a tirare fuori il meglio di te, tutto il resto è compito dell’atleta.
Che consigli ti senti di dare alle future generazioni del nuoto?
Consiglio di essere sempre se stessi, di porsi un obiettivo, piccolo o grande che sia, e lavorare per ottenerlo, senza scorciatoie, ma con il sorriso al primo posto, malgrado tutto e tutti.
Cosa sogni da grande?
Sogni.. eh.. ce ne sono tanti! Di certo mi piacerebbe nuotare ancora per parecchi anni, magari ad un buon livello.
Ma reputo molto importante anche la scuola, giusto per questo sto provando ad entrare in un college americano per poter fare entrambi al meglio.