La nostra amica, campionessa, nonché collaboratrice Stefania Pirozzi ci ha concesso un'intervista speciale. L'atleta azzurra, impegnata nella preparazione dei Campionati Europei di Glasgow (3-9 agosto 2018), ci ha raccontato tutte le emozioni che il nuoto le ha regalato.
Quando hai iniziato a nuotare?
"Ho iniziato a nuotare a 7 anni, perché mia sorella soffriva di scoliosi, mentre io ballavo e seguivo un corso di danza, i miei mi hanno convinta a seguire con lei qualche lezione dato che all’età di 2 anni stavo affogando in una piscinetta di 20 cm."
Quando e come è scattata la scintilla che ti ha fatto capire che il nuoto è il “tuo” sport?
"Ho capito che il nuoto era il mio sport perché dopo 4 mesi di scuola nuoto sono passata in preagonistica, ho lasciato la danza perché mi annoiava in quanto ripetevamo sempre le stesse cose, mentre con il nuoto tornavo a casa e mi esercitavo anche nella vasca da bagno."
Il nuoto è uno sport di sacrifici, dedizione e di costanza, occupa gran parte della tua giornata e della tua vita; ciò ha comportato grandi rinunce per te?
"Il nuoto è uno sport di grande dedizione, e tenacia, ma non un sacrificio perché ho scelto io di farlo e tornando indietro rifarei tutte le scelte così come le ho fatte in questi 18 anni di carriera. Sicuramente è un sport che ti porta via molto tempo della giornata, ma di questo ho avuto l’opportunità grazie alle fiamme oro di fare della mia passione un lavoro, quindi ad oggi ti dico che anche se è faticoso ne è valsa la pena. Sicuramente in fase adolescenziale essendo già ad un buon livello ho dato la mia priorità allo sport piuttosto che al divertimento da ragazzina e nelle scelte scolastiche ho fatto si che le 2 cose potessero camminare sullo stesso binario scegliendo il socio psicopedagogico piuttosto che un liceo classico, continuando gli studi comunque fino alla laurea triennale dello scorso ottobre."
Il ricordo più bello ed intenso che questo sport ti ha regalato?
"Di ricordi belli ce ne sono tanti, a partire dalla mia prima qualificazione alle Olimpiadi di Londra all’oro di Berlino nella 4x200. Diciamo che il momento più intenso invece è stato proprio nel momento delle convocazioni per le Olimpiadi di Rio."
Personalmente, da appassionata e da praticante amatoriale, amo il momento di preparazione davanti ai blocchetti; quando con lo sguardo nascosto dagli occhialini, fissi quella lunga linea sul fondo sperando di riuscire a migliorarti. Tu in quel momento cosa provi?
"Il momento prima di una gara, quegli attimi che passano dalla sfilata al blocco di partenza sono i più belli, dove ti passano tutte le fatiche fatte in un flash e pensi solo a tuffarti in acqua per sprigionare tutta l’adrenalina e fondamentale di divertirmi il più che posso in quei 2 minuti di gara per arrivare in fondo ed essere consapevoli di aver dato tutto, quella è la soddisfazione più grande quando riesci ad esprimerti al meglio e a scatenarti nel vero senso della parola in quello che è il nostro habitat (alle volte amico ed alle volte ostile)."
Qual è l’essenza del nuoto per te?
"Il nuoto per me è puro divertimento, e mi permette di poter dare libero sfogo alla mia indole competitiva in quello che è il mio elemento l’acqua, dove mi sento un pesce abbracciato."
Cosa questo sport ti ha insegnato e quali valori ti ha trasmesso?
"Io sono del parere che lo sport ad alto livello insegna molto, costruisce delle personalità forti soprattutto uno sport individuale come il nuoto. Penso sicuramente di avere una marcia in più rispetto a chi non ha fatto sport, perché ho toccato con mano tanto valori, a partire dai sacrifici che hanno fatto i miei genitori accompagnandomi tutti i giorni in piscina 140 km al giorno, saper conciliare sport e scuola insieme, faticare, andare oltre alla fatica, so come affrontare le delusioni, ho gioito nelle vittorie più grandi quando ho saputo spostare l’asticella oltre il limite. Mi ha insegnato il rispetto per me, negli altri, e delle regole, mi ha insegnato di saper perdere e di saper vincere, mi ha insegnato di lottare sempre senza arrendermi mai e di seguire la mia strada."
Ai campionati italiani a Riccione hai realizzato un’importantissima prestazione ed hai centrato un obiettivo significativo; cosa ti aspetti da questi Campionati Europei a Glasgow?
"Per i prossimi europei di Glasgow beh..sono sempre stata scaramantica. Sicuramente andrò con delle gare un po’ insolite per me, ma nello stile libero mi sento molto a mio agio, l’obiettivo è sicuramente quello di centrare la finale!
A cura di Claudia Pezone.