A pochi giorni dalla chiusura dei Campionati Italiani Assoluti di Fondo, abbiamo intervistato Martina Grimaldi, campionessa mondiale nei 10 km a Roberval nel 2010, campionessa mondiale nella 25 km a Barcellona nel 2013, campionessa europea nella 25 km a Berlino nel 2014 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi campionessa mondiale nei 10 km a Roberval nel 2010, campionessa mondiale nella 25 km a Barcellona nel 2013, campionessa europea nella 25 km a Berlino nel 2014 e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012.
Come sono andate queste gare, sei soddisfatta?
“Io ed il mio allenatore (Emanuele Sacchi), siamo contenti sia della 10 km che della 5 km. Anche se non sono arrivate medaglie, ho cercato sempre di fare buone gare, poi essendo la più “vecchiotta” delle nuotatrici, la velocità l’ho un po’ persa, ma va bene così.”
L’obiettivo, dunque, sono gli Europei di Glasgow ad agosto, come ti senti?
"Questi campionati italiani erano delle tappe di passaggio, abbiamo lavorato, un po' meno nei giorni prima, però non abbiamo preparato l’appuntamento al meglio, perché tra un mese ci sono gli europei e avremmo dovuto caricare e scaricare. Non sarei riuscita a fare un ciclo completo, ma comunque sono contenta. Adesso c’è da capire che temperatura ci sarà a Glasgow, per il resto daremo battaglia fino alla fine."
Sei un punto di riferimento per il nuoto di fondo, come ci si sente ad essere una delle più forti?
"Diciamo che è un po’ cambiata la situazione, perché adesso è qualcun altro, però per anni sono stata sicuramente una delle più forti. Ho voluto far crescere sempre di più questo movimento del nuoto di fondo; grazie ai miei risultati e ai miei compagni ci stiamo riuscendo, sperando che cresca sempre di più."
Dove trovi la forza per affrontare queste gare e non stancarti mai?
"Non stancarsi mai…non proprio, ci vuole molta concentrazione e molta testa per affrontare queste gare. La testa può sopperire ad una mancanza del fisico, ma alla fine è una gara che si fa molto di testa, oltre ad allenare il corpo devi anche allenare un po' la mente."
Prima di una gara o di un allenamento, quanto è importante l’alimentazione per riuscire ad avere buoni risultati?
"Come in tutti gli sport è molto importante. Si cerca di seguire sempre una corretta alimentazione, anche quando siamo fuori per le gare, senza cambiare niente."
Nella tua disciplina l’allenamento fisico/aerobico è importante, invece quanto è importante quello mentale?
"Sullo stesso livello. Nell’allenamento c’è sia l’aerobico che la qualità, magari con allenamenti intensi e forti. Nelle gare oltre al lavoro aerobico c’è anche quello veloce; ad un certo punto diventa uno sprint vero e proprio. Il lavoro mentale, invece, va di pari passo con il lavoro fisico."
A che età hai iniziato a frequentare la piscina?
"A 3 anni sono entrata in piscina."
Il 31 marzo di quest’anno è stato per te un giorno particolare, sei entrata sei entrata nella “Hall of Fame” del nuoto delle acque libere, raccontaci come hai vissuto quel giorno e che emozioni hai provato.
"In quel periodo, due/tre giorni li ho dedicati a me stessa, andando a Londra il giorno prima della premiazione. Ho rivissuto un po’ questa città perché qui ho vinto il bronzo alle Olimpiadi. Il giorno della premiazione, la mattina sono stata a visitare il castello di Windsor, mentre la sera c’è stata la cerimonia. E’ stato un bellissimo momento, era un premio alla carriera, anche se la mia carriera non è proprio finita, magari si è voluto dare motivo a tutti i miei risultati."
Il tuo futuro?
"Ringrazio il Gruppo Sportivo Fiamme Oro; sono nelle Fiamme Oro di Napoli, vorrei rimanerci per aiutare e dare una mano a chi mi ha accolta a braccia aperte, mi è stato vicino e mi ha sostenuto sempre, anche nei momenti difficili. Quando la mia carriera terminerà, vorrei far sempre parte del Corpo della Polizia, cercando di far valere la mia esperienza di nuotatrice, e poter aiutare i più piccoli, coinvolgendoli e facendoli appassionare sia al nuoto che al nuoto di fondo."